La 63° edizione del Flormart, lo storico Salone del Florovivaismo della Fiera di Padova, si è concluso il 15 settembre scorso con la soddisfazione di Paolo Coin, amministratore delegato di Padova Fiere, che ha dichiarato: “Non possiamo che esprimere soddisfazione per gli esiti positivi di questo Flormart, un appuntamento che, a dispetto della crisi, rimane il punto di riferimento che tutte le aziende, verso le quali va il mio particolare ringraziamento, hanno scelto come occasione per il loro business”. Gli operatori che hanno visitato il Flormart 2012, su dichiarazione dell’organizzazione, sono stati 24 mila di cui 3 mila stranieri.
Purtroppo, in qualità di visitatori, non possiamo condividere la soddisfazione dell’amministratore delegato di PadovaFiere. Senza nessun intento polemico, anzi con uno stato d’animo profondamente triste, il Flormart che abbiamo visto noi è l’ombra del Salone che solo fino a qualche anno fa poteva definirsi un punto di riferimento per i mercati del verde nazionali e internazionali. Per dovere di cronaca dobbiamo per forza registrare la chiusura dei padiglioni 6, 15 e 16 e il sostanziale dimezzamento, in termini di area espositiva dei padiglioni 1 e 4. Praticamente il Flormart di questo settembre 2012 si sviluppava nei padiglioni 5, 7 e 8 con le aziende florovivaistiche e con quanto è rimasto dell’1 e del 4 per il comparto del giardinaggio. Ampiamente ridimensionata per numero di aziende anche l’area esterna. Gli espositori che noi abbiamo contato, tenendo conto anche delle ditte rappresentate (per intenderci lo stand con la collettiva olandese vale per il nostro conteggio 19, cioè tutte le aziende presenti nello stand), sono stati 529 e no oltre un migliaio come dichiarato dall’organizzazione.
Il comparto tecnico dedicato al giardinaggio e al mondo garden possiamo dire che sia sostanzialmente e definitivamente scomparso. Gli unici segnali di tenuta provengono dal florovivaismo che, pur se anch’esso ridimensionato, ha dimostrato, ancora una volta, la propria necessità di avere una fiera di riferimento durante la quale confrontarsi.
Il mondo italiano del florovivaismo è importante e vitale e meriterebbe tutta l’attenzione possibile da parte di Flormart e di PadovaFiere, senza distrazioni alla rincorsa di altri mercati, di altri espositori e di altri metri quadrati da fatturare. Siamo convinti che un lavoro serio e mirato a favore del florovivaismo nazionale potrebbe portare grandi soddisfazioni a un Flormart “sempre verde” e a un mercato che ha bisogno di un proprio, importante riferimento fieristico.
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