Il mondo dell’outdoor e del giardino lo abbiamo visto apparire per la prima volta all’interno di Macef nel settembre 2010. Un’esperienza decisamente triste ben presto interrotta per ripresentarsi, in maniera più curata nell’edizione del settembre 2012.
Questo nuovo tentativo, che ha visto la sua seconda uscita proprio al Macef di gennaio 2013 è stato realizzato in collaborazione con Change Up!, piattaforma per la sostenibilità e dallo Studio VG Crea (Valeria Randazzo e Giulia Gandini) per la progettazione e il coordinamento.
Nonostante anche in questa occasione siamo lontani da una significativa rappresentazione del mercato dell’outdoor (le aziende presenti erano molto poche), dobbiamo dire che grazie al lavoro di Change Up! e dello Studio VG Crea in questo spazio Home Garden abbiamo avuto modo di visitare delle interessanti e gradevoli installazioni.
Gli eventi compresi in Home Garden sono stati sostanzialmente tre: il primo, “Dall’orto alla cucina naturale” che ha voluto riprodurre quattro angoli dell’abitazione moderna (la cucina/sala, la veranda, il giardino e l’orto) dando loro un taglio decisamente green e con l’intento di “dissolvere il confine tra interni ed esterni”. Inoltre, grazie alla presenza dello chef Alberto Di Pasqua, lo spazio è stato animato da uno show cooking che ha consentito ai visitatori di assaggiare alcune prelibatezze, tutte a base di ortaggi, preparate al momento dallo chef. Abbiamo assaggiato e possiamo dire senza ombra di dubbio che si è trattato di una vera esperienza per il palatO.
Il secondo spazio emozionale, intitolato “Vaso” è stato realizzato in collaborazione con B Scape, studio di architettura del paesaggio di Bologna, e ha visto come protagonista, appunto, il vaso in quanto punto di partenza quando si inizia a progettare il verde all’interno di un’abitazione, di un terrazzo o di ufficio.
Abbiamo tenuto per ultima l’installazione decisamente più interessante: “Una sosta nel bosco”, progettata da Angelo Grassi, designer da sempre coinvolto dal tema della natura (“osservare la natura, scoprirne i valori, per poi applicare le sue regole con saggezza” con questa frase si presenta nel suo sito web).
Sostanzialmente si è data la possibilità ai visitatori di Home Garden di fare quattro passi all’interno di un bosco, ricostruito in tutti i suoi dettagli con piante autoctone lombarde. Interessante era il biolago posto al centro del bosco. Un piccolo ma suggestivo laghetto con acqua a fitodepurazione, ciò significa che l’acqua rimane sempre pulita grazie all’azione di filtro esercitata da alcune piante acquatiche come l’iris d’acqua, la phragmites, il myriophillium e la thalia dealbata. E’ un sistema di depurazione dell’acqua, utilizzato soprattutto nel nord Europa, anche per le piscine, che permette di eliminare cloro e additivi e di risparmiare acqua ed energia negli impianti.
Per concludere possiamo dire che, pur se dal punto di vista mercantile è ancora insignificante, lo spazio Home Garden quest’anno non ci ha delusi, gratificandoci sul fronte culturale ed emozionale.
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