Nel segno della sostenibilità, i materiali impiegati sono sempre più tecnologici e mixati con legni, acciaio e fibre naturali. Tuttavia, i prodotti outdoor hanno una necessità intrinseca, devono essere durevoli, resistenti, sicuri, perchè intemperie, escursioni termiche, agenti atmosferici, aggressioni di muffe e funghi, irraggiamento solare ecc., sono fattori che aggrediscono di continuo arredi, corredi, parti accessorie, tessuti, pavimentazioni, sistemi illuminanti per esterno.
Per questo la ricerca e lo sviluppo dei materiali per l'outdoor è una necessità imprescindibile a carico dei progettisti e dei produttori. In Italia il 28% della produzione è in legno - soprattutto teak naturale di alta qualità, e legni tipici d'Italia (masselli trattati con oli), utilizzati per tavoli e sedie e per le strutture più tipiche dei giardini, casupole e piccola edilizia comprese (il teak contempla una manutenzione periodica di oli impregnanti e carta vetrata).
Metallo e resina (mono o pluricomponente) rappresentano il 19% della produzione. Il metallo sa essere plasmato secondo morbide geometrie, l'alluminio (13% della produzione) è leggero e resistente, il vetro temperato può essere satinato o meno, l'acciaio è inox, anch'esso satinato (anche a mano) o meno.
Il ferro è meno costoso dell'alluminio e viene richiesto sempre forgiato. In generale, i metalli vengono sottoposti a trattamenti protettivi contro l'ossidazione e poi verniciati a forno con polveri termoindurenti, così da allungarne la resistenza alle intemperie. Rattan, vimini e bambù costituiscono il 4% della produzione.